Nulla

In casa c'è odore d'officina,
un oblò quadrato definisce la realtà con necrofora abilità.

Non ci sono scuse,
non ci sono apparizioni ancestrali
e nemmeno lampi improvvisi.

Solamente il battito rumoroso del mio cuore,
il respiro veloce,
l'anima spalancata su di una vertigine,
nulla che mente umana possa spiegare con grafici ed equazioni,
che spieghi il vuoto che mi scava le viscere,
e che mi faccia tornare ad un attimo prima,
ad un bivio nel tempo.

Nulla.

Avverbio maledetto,
che crocifigge
la tua assenza imperfetta.
In casa, per un attimo ancora, odor d’officina,
un abbaglio, un inganno o un’imboscata
pietosa di un semidio sfaccendato?

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