L’enigma del cervo volante.
Ogni estate tornano, enigmatici e vagamente spaventosi.
I cervi volanti (Lucanus cervus) si annunciano ronzando all’imbrunire, mentre si attende la rugiada. Stiamo lì a scaldarci i piedi nudi sulle pietre di porfido del cortile: una calura piacevole, quasi fastidiosa, che solo i gatti sanno comprendere pienamente e che riporta alla mente gradevoli soste, d'inverno, davanti alla vecchia stufa economica. È proprio durante quell’amabile momento di sgomento serale che arriva il cervo volante. Ronza goffamente, sembra un pilota indeciso che non sa più quale sia la rotta giusta per lui: ed è così che le fronde dell’acero o della quercia si trasformano in ostacoli mortali, insormontabili ed insidiosi. Ed il nostro incerto pilota sbanda, evita un primo ostacolo ma soccombe al secondo, cadendo con un secco rumore di elitre intermittenti, fragilmente richiuse durante un volo a precipizio che lo porterà a schiantarsi tra le bordure in fiore. Eccolo, eccolo lì, spaesato e scomposto, le elitre chiuse troppo di fretta lasciano fuoriuscire un’ala troppo pigra che non si è ripiegata abbastanza velocemente.
Un insetto che compare improvvisamente, dalle abitudini misteriose, si mostra sul far della sera e sembra arrivato direttamente dalla collezione di un entomologo giramondo: invece lui è qui, popola i nostri boschi, si mostra con parsimonia, dice poco di sè sino a che decide di celarsi, per mostrarsi poi l’anno successivo.
Raccolto da terra pare mordace, le tenaglie sono pur sempre la sua arma, si oppone alla cattività ma non spicca il volo, indeciso esplora il dorso della mano che lo ha raccolto, poi si lascia accomodare su un muro di pietra o su un ramo e con regale lentezza, caracollando, s’incammina puntando deciso verso il cielo, come se gli servisse un po’ di tempo per ricalcolare la rotta di una vita intera... Forse è questo che ci affascina, questa specie, al contrario di noi, ha imparato a fermarsi ed immaginare una nuova via per il futuro.
Poi i cervi volanti scompaiono, il cammino è ormai tracciato.
Poi i cervi volanti scompaiono, il cammino è ormai tracciato.
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